lunedì 3 giugno 2024

Robert Capa nel centenario della sua nascita (1913-2013)

Cefalunews, 18 dicembre 2013

Il 22 ottobre 1913 nasceva Robert Capa (pseudonimo di Endre Ernő Friedmann), considerato il miglior fotoreporter di guerra del secolo scorso, ci ha lasciato in eredità numerosissimi scatti, circa settantamila foto. 

Proprio quest’anno se ne celebra il centenario e sono in molti nel mondo (ovviamente anche in Italia), gli estimatori che lo commemorano con speciali retrospettive. In realtà a Roma, presso Palazzo Braschi sono già esposte dal giorno 3 ottobre 2013 le sue foto che immortalarono lo sbarco anglo-americano in Sicilia nel luglio del 1943. 

Il fotogiornalista magiaro, al seguito degli Alleati, oltre a documentare le fasi dell’Operazione Husky, seguì, insieme alla sua inseparabile fotocamera anche le altre azioni militari che si svolsero nella penisola italiana, spingendosi sino ad Anzio. 

In questa località, il 22 gennaio 1944, avvenne il noto sbarco anglo-americano. La mostra attualmente in corso nella Capitale, dal titolo “Robert Capa in Italia 1943 – 1944”, rimarrà aperta sino al 6 gennaio 2014.

Fra i tanti scatti di Robert Capa, questa che abbiamo scelto (tratta dal sito on line "UNA FOTO, UNA STORIA" 2013) è la più conosciuta, soprattutto per noi siciliani. 

La foto in questione è datata 1943 e ritrae un contadino nell’agro ennese che indica a un soldato americano (quasi certamente un ufficiale) la direzione di marcia intrapresa dalle truppe tedesche, nelle fasi seguenti l’Operazione Husky. 

Il reporter ungherese Endre Ernő Friedmann (1913-1954) noto con il nome d’arte di Robert Capa, fu senza dubbio il miglior fotografo di guerra del XX secolo. Egli nei suoi reportage documentò ben quattro conflitti: la guerra civile in Spagna, (1936-1939) la seconda guerra sino-giapponese (1937-1945) il secondo conflitto mondiale (1939-1945) la guerra araba israeliana (1948-1949) e infine la prima guerra d’Indocina (1946-1954). 

I servizi fotografici di Capa furono pubblicati sulle più importanti riviste del tempo: VU, Ce Soir, Zürcher Illustrierte Zeitung, Picture Post, Illustrated London News e Life. Proprio in Sicilia, Robert Capa seguì attraverso il suo obiettivo, le fasi dello sbarco anglo-americano ovvero l’Operazione Husky, e sempre sul suolo italiano continuò i sui reportage di guerra sino all'Operazione Shingle. Con Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger, nel 1947 fondò l’agenzia Magnum Photos. 

Purtroppo, il 25 maggio 1954 in Vietnam, Robert Capa, mentre era al seguito di un drappello francese, trovandosi involontariamente in un campo disseminato di ordigni, urtò contro una mina e inesorabilmente saltò in aria. 

La tragica fine di questo temerario reporter, morto a soli quarant’anni, ci fa ricordare un altro drammatico episodio avvenuto nel 1937, nella quale trovò la morte la sua compagna Gerda Taro. Gerda, anch’essa fotoreporter, perì in un terribile incidente durante la Guerra di Spagna, travolta da un carro armato delle forze repubblicane, mentre eseguiva un servizio fotografico. 

Di Robert Capa, ecco cosa disse un suo grande amico, lo scrittore statunitense e Nobel per la letteratura, John Steinbeck: 

Capa sapeva che cosa cercare e che cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può fotografare la guerra perché la guerra è soprattutto un’emozione. Ma lui ha fotografato quell’emozione scattando accanto a lei. E’ stato capace di mostrare l’orrore di un intero popolo nel volto di un bambino. La sua macchina fotografica coglieva l’emozione e la tratteneva. Le sue foto non sono incidenti. L’emozione che contengono non arriva per caso. Capa era in grado di fotografare il movimento, l’allegria e lo sconforto. Era in grado di fotografare il pensiero. L’opera di Capa è in se stessa la fotografia di un grande cuore e di un’empatia irresistibile”.

Foto di copertina: Robert Capa in Spagna durante la guerra civile, 1936. Ph. Gerda Taro. da Wikipedia.

Foto a corredo dell'articolo:

Foto tratta dal sito on line "UNA FOTO, UNA STORIA" 2013

Gerta Pohorylle, meglio conosciuta come Gerda Taro, da Wikipedia.

Giuseppe Longo 

https://cefalunews.org/

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