mercoledì 19 giugno 2024

Settant’anni fa le prime V2 sull’Inghilterra

 Cefalunews, 8 settembre 2014

Il giorno 8 settembre 1944 venivano lanciate su l’Inghilterra le prime V2. La V2 (dove l’iniziale V sta per “Vergeltungswaffen”, ossia arma di rappresaglia) fu impiegata dai tedeschi come ritorsione per le frequenti incursioni aeree anglo-americane sulle città germaniche. 

Rispetto alla V1 (1) che fu una bomba volante, munita di un motore a reazione, la V2 sfruttò un motore a razzo. Ciò nonostante entrambi gli ordigni ebbero un impatto terrificante sulla popolazione inglese. Soprattutto la V2 che era difficilmente intercettabile. 

Gli ordigni V1, V2 e V3, quest’ultima mai impiegata, furono sostanzialmente le armi segrete della Germania nazista. A progettare la V2 fu lo scienziato tedesco (poi naturalizzato americano) Wernher von Braun. Egli dal 1932 iniziò a lavorare nel laboratorio sperimentale di Kummersdorf, nel Brandeburgo. 

Quattro anni dopo fu nominato direttore del centro di sperimentazione di Pennemünde, una località sull’isola di Usedom nel Mar Baltico. E proprio in questa sede accanto al Generale Walter Dornberger, dopo aver definito le V2, stava per occuparsi di un altro progetto: l’impiego dei missili intercontinentali che avrebbero dovuto colpire gli Stati Uniti. 

Tuttavia, i bombardamenti strategici anglo-americani compiuti sui centri di notevole interesse militare (e che coinvolse anche il centro di ricerca di Pennemünde) rallentarono sia la produzione del nuovo ordigno, sia le ricerche condotte dallo scienziato tedesco. Dopo il crollo del “Deutsches Reich”, Wernher von Braun si consegnò agli americani e con loro iniziò a occuparsi di missilistica. Sarà lui a progettare il razzo Saturno (Saturn V) che porterà la missione spaziale “Apollo 11” sulla luna il 20 luglio del 1969.

Note:

(1) Giuseppe Longo 2014, Settanta anni fa veniva lanciata la prima V1 in Gran Bretagna, Cefalunews, 13 giugno.

Foto di copertina:V2 a Pennemünde, marzo 1942, da Wikipedia.

Giuseppe Longo 

https://cefalunews.org/


Nessun commento:

Posta un commento