Cefalunews, 9 novembre 2023
Il 12 giugno 1943 il pilota di un caccia P38 Lightning,
“nuovo di zecca”, in volo verso l’isola di Malta, smarrì la rotta di volo e per
errore atterrò sul campo di aviazione nemico, quello di Capoterra in Sardegna.
Ho avuto modo di conversare
telefonicamente con il dott. Giovanni Pesce (1) e abbiamo deciso di rammentare
questo avvenimento poco conosciuto. Pertanto, passiamo ora ad esaminare quel
che avvenne, l’11 agosto di ottanta anni fa, chiedendo all’intervistato di
raccontare e commentare questo insolito episodio.
«Nelle vicende belliche non sempre le cose
vanno come si era previsto e spesso accadono fatti alquanto contorti. Nelle
discussioni delle ultime settimane avevamo disquisito di caccia USA P38 e di
Fortezze Volanti B17; ebbene nell’estate 1943 un P38 con insegne italiane
riuscì ad abbattere un B17 nei cieli italiani. Il P38 e il B17 erano in quei
giorni i più potenti velivoli della loro classe, purtroppo la nostra industria
nazionale non era in grado di produrre velivoli del genere con quella qualità e
soprattutto quantità.
Il 12
Giugno ‘43 un P38 Lightning (probabilmente un “F” o “G”) nuovo di
fabbrica, diretto a Malta, sbagliò rotta ed atterrò a Capoterra (Ca): il pilota
fu preso in consegna dai Regi Carabinieri ed il velivolo divenne “preda
bellica” italiana.
Furono applicate al
P38 le vigenti insegne della Regia Aeronautica (Stemma Savoia, Fasci Littori, 2
fasce bianche nelle travi di coda) e venne allertato il miglior pilota del
Reparto Esperienze di Guidonia, Col. Angelo Tondi.
Tondi si recò in Sardegna, e il giorno seguente trasferì a Guidonia il P38.
Il trasferimento non
fu privo di problemi: il primo problema consisteva di evitare di essere
attaccato da aerei dell’Asse ed il secondo problema riguardava la non
conoscenza della lingua inglese da parte del pure esperto pilota Col. Tondi.
Durante il volo, il pilota sperimentò quasi tutti i comandi e quando azionò un
pulsante “Canopy” il tettuccio dell’abitacolo fu lanciato in aria lasciando la
cabina di pilotaggio, pilota compreso, a cielo scoperto.
Gli specialisti di Guidonia ricostruirono velocemente il pezzo ed il P38
fu pronto per un’azione militare.
L’11 Agosto ‘43 il Col. Tondi si preparò per un attacco ad una formazione di
Quadrimotori alleati. Si portò in zona Torvaianica, sempre scortato da un
caccia italiano Macchi C205 e si avvicinò alla formazione alleata. Dopo un
finto duello con il C205 pilotato da Franco Benato, si lanciò in una serie di
attacchi al Combat Box dei bombardieri.
Nei pressi del Circeo riuscì, in un attacco frontale, ad abbattere un
bombardiere ed a colpirne efficacemente altri. Ricevette in cambio uno spray di
colpi che però non danneggiarono gravemente il P38. Nella relazione rilasciata da Tondi fu scritto che era
stato abbattuto un B24 americano.
Gli americani presero a male la vicenda e raccomandarono ai loro
piloti di stare attenti a questo pilota di P38. Comunque presero la decisione
di fare scortare, in Italia, i Combat Box da bombardamento da gruppi di aerei
da caccia.
Inoltre,
nacquero alcune leggende romanzate basate su un personaggio tal Guido Rossi,
pilota del P38 della Regia Aeronautica che poi sarebbe stato abbattuto da un
pilota USA durante un’azione di bombardamento su Pisa; ma dalle testimonianze
dei piloti italiani che hanno partecipato a quel combattimento non vi è alcuna
menzione di presenza di P38.
Dall’altra
parte esiste un racconto, senza conferme ufficiali, di un P38 veramente
americano, che avvicinatosi solitario ad una formazione di aerei da
bombardamento sia stato abbattuto da fuoco amico.
Dopo l’8 Settembre 1943 quel P38 fu abbandonato dalla R.A., ed andò
distrutto durante un bombardamento alleato di Giugno 1944. Il Col. Angelo
Tondi, già pilota personale di Mussolini, scelse il passaggio nell’Aeronautica
Nazionale Repubblicana ed a fine guerra fu epurato e radiato dalla Regia
Aeronautica.
Nel 2008 ho ritrovato la documentazione USA relativa a quel
combattimento ed ho collaborato, con mio padre [N. d. R. Giuseppe Pesce,
Generale di squadra aerea] alla stesura di un articolo sull’argomento.
L’aereo abbattuto non era un B24, bensì un B17F e comunque gli
aerei colpiti da Tondi e non rientrati alla base erano 2, ovvero un secondo
B17F atterrò fuori campo in Tunisia in quanto impossibilitato a raggiungere la
base aeroportuale prevista».
Note:
(1)
Giuseppe Longo 2023, Velivoli
impiegati nella trattative tra Alleati ed italiani per l’Armistizio “Corto” del
Settembre ’43, Cefalunews, 13 ottobre.
Bibliografia e
sitografia:
Mantelli
Brown, B-17 Flying Fortress - La Fortezza Volante,
REI (Rifreddo), 2017.
Mantelli
- Brown – Kittel - Graf -
P-38 - P-39 - P-40, R.E.I. Editions, 2017.
Foto di copertina: P38J Lightning, tratta dal sito: https://ww2aircraft.net
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