Foto per gentile
concessione del sig. Emanuele Caruana http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=15025
I Nuclei
Anti Paracadutisti (NAP) furono unità speciali dipendenti dai “Comandi di
Settore Costiero” e furono dislocati su tutto il territorio italiano durante la
Seconda Guerra Mondiale. Tali unità, furono impiegate per intercettare e
impedire ogni azione di sabotaggio da parte del nemico, come “aviosbarchi” o “aviolanci”.
Le sortite avversarie erano eseguite da reparti d’elite con l’obiettivo di
compiere raid, incursioni o carpire, tramite personale infiltrato, particolari
informazioni o piani strategici segreti. I NAP, per la stragrande maggioranza,
erano composti da riservisti (veterani della Grande Guerra) scelti tra i
soldati locali e che intensificavano le azioni di perlustrazione del territorio
dopo ogni allerta. Al controllo delle zone, oltre ai NAP, si affiancavano
durante i rastrellamenti, anche i militari appartenenti ai Reali Carabinieri, o
alla Regia Guardia di Finanza, oppure agli uomini facenti parte del Corpo degli
Agenti di Pubblica Sicurezza. A tal
proposito, la città di Termini Imerese (PA) ebbe modo di ospitare i Nuclei Anti
Paracadutisti all’interno della cosiddetta “Caserma Flora”, così denominata per
la contigua area a verde (antenata dell’attuale Villa Comunale Nicolò Palmeri).
Il presidio militare (in seguito intitolato al generale Giuseppe La Masa) sin dal
XVI sec. e fino al primo quarantennio del XIX secolo scorso fu
ininterrottamente sede di una guarnigione. Nel dopoguerra, la struttura fu destinata
a plesso scolastico e nella metà degli anni Ottanta del XX secolo, la struttura
del complesso fu in parte riadattata alle nuove funzioni. L’edificio, ubicato
in via Garibaldi, ospita, infatti, attualmente gli Uffici Amministrativi del
Comune. La presenza dei NAP nella città imerese è comprovata attraverso una “Cartolina
Postale per le Forze Armate” (la cui stampa era curata dal Regio Esercito
Italiano), spedita con destinazione Termini Imerese, datata 1943. La
sopraindicata cartolina postale fu indirizzata al Sottotenente Lorenzo Ganci,
del 344° Nucleo Anti Paracadutisti. Il Ganci, Ufficiale effettivo dell’Esercito
era alloggiato presso l’Albergo delle Terme, almeno fino alla notte del 22
luglio 1943, quando per l’appunto il capoluogo siciliano fu liberato dalle
forze Alleate. Il Sottotenente Ganci usufruiva della suite all’Hotel des Bains
poiché la Caserma Flora era sprovvista degli alloggiamenti per gli Ufficiali di
ruolo. La cartolina postale, fu spedita dal Sottotenente Piero Giuffrida,
appartenente alla 3^ Compagnia del 370° Reparto Battaglione Costiero. Riportiamo
qui seguito, per comodità dei lettori, la trascrizione della suddetta missiva,
datata 28 gennaio 1943:
(Destinatario) “Al S[otto]ten[ente]
/ Lorenzo Gangi / Albergo delle Terme / Termini Imerese.
Grado, Cognome e nome del Mittente:
S[otto]ten[ente] Piero Giuffrida / Reparto: 370 B[at]t[a]g[lione] Costiero / 3a
Comp[agnia] P.M.: 9500.
28-1-943 Caro Lorenzo, con
la presente ti / rendo noto che mi trovo di nuovo fuori la C[om]p[agnia] / Perché sono stato incaricato / a sostituire il Comandante
/ dell’altro nucleo (344°) per / altri
15 gg. [omissis] / La posta tua
è stata smistata. / Cari saluti / e abbracci. Piero.
Il
370° Battaglione Costiero, al quale apparteneva il Sottotenente Giuffrida, verosimilmente
era inserito insieme al 371° 442° e al 503° nel 119° Reggimento Fanteria Costiero.
Il 119° R.F.C. fu costituito il 20/3/1942 e mobilitato in data da destinarsi,
secondo quanto riportato nella circ. 28030 del 7.3.1942 dello S.M.R.E. Uff.
Ordinamento 3a Sezione. Certamente, l’insufficienza di notizie
riguardo ai quadri relativi alle divisioni e ai reggimenti italiani e, nello
specifico, in Sicilia, successivamente alla “Campagna del Nordafrica”
(1940-1943) e alla vigilia dello sbarco anglo-americano sulle coste della
Sicilia (9-10 luglio 1943), non soddisfa la nostra ricerca storica e la “sete”
di notizie dei lettori. In realtà, a causa della distruzione del carteggio
militare (una prassi prevista dalla dottrina militare in caso di assedio),
scomparvero quasi del tutto gli archivi e con essi anche le memorie storiche
relative a questi eventi bellici. Al termine della guerra in Africa
settentrionale (13 maggio 1943), si ebbe nella nostra Isola, un riordinamento
radicale dei quadri militari. Sarà questa compagine che affronterà, con non
pochi problemi e nel segno dell’eroismo, le forze Alleate durante lo sbarco
avvenuto nei litorali siciliani tra la notte del nove e dieci luglio 1943.
Si ringrazia per
le indicazioni documentarie il colonnello Mario Piraino (Direttore della
Biblioteca di Presidio del Comando Regione Militare Sud); e per gli utili
suggerimenti, il dott. Vito Zita (responsabile del sito on-line “Regio
Esercito”) e il dott. Daniele Grioni “A.S.S.Fort. Sardegna” (Associazione Studi
Storici Fortificazioni Sardegna)
Foto 1, 2, 3, per gentile
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