Cefalunews, 17 ottobre 2014
Nel corso del 1914 la Hochseeflotte (la flotta d’alto mare) della Marina militare tedesca attuò una strategia particolare per contrastare la Grand Fleet della Royal Navy. Il piano messo in atto della Kaiserliche Marine, fu attuato per colmare il divario esistente tra le due marine da guerra. In realtà la flotta tedesca era numericamente inferiore a quella inglese. Pertanto, i tedeschi evitarono gli scontri diretti e preferirono attirare a se il nemico in operazioni isolate (Mare del Nord), allo scopo di eliminare quanti più navi possibili, e di conseguenza ridurre le fila inglesi.
Nel quadro storico degli scontri avvenuti durante il 1914, è certamente importante ricordare un’operazione di guerra che avvenne cento anni fa al largo della costa olandese dell’isola di Texel. Chiediamo a Virginio Trucco (1) di parlarci per l’appunto della battaglia di Texel avvenuta il 17 ottobre del 1914.
«Dopo
la battaglia di Heligoland - prima battaglia navale della Grande Guerra -, avvenuta
il 28 agosto 1914 e che costò alla Kaiserliche Marine la perdita di 3
incrociatori leggeri, 2 torpediniere e il danneggiamento di un incrociatore
leggero (con la perdita di 1087 uomini fra deceduti, feriti e prigionieri), il
Kaiser ordinò alla flotta di evitare lo scontro con formazioni inglesi.
Nonostante l’ordine, la marina tedesca, continuò a utilizzare il naviglio
sottile per crociere in alto mare e la posa di mine nelle acque prossime ai porti
nemici; mentre le unità inglesi effettuarono i loro regolari pattugliamenti, in
difesa del traffico marittimo.
Lo scontro ebbe origine proprio da una di queste
missioni. La 7^ Half Flottilla di torpediniere, comandata dal capitano di
corvetta Georg Thiele, forte di 4 unità: S119 (torpediniera capo flottiglia), e,
le torpediniere (S118, S117 e S115) il giorno 17/10/1914, uscì dal fiume Ems,
con il compito di minare la costa Sud del Regno Unito, compresa la foce del
Tamigi, al fine di disturbare il traffico di rifornimenti, verso la Francia.
Intorno
alle 13.50, le torpediniere, furono avvistate dalla 3^ Flottiglia
cacciatorpediniere Harwich Force, composta dall’incrociatore leggero Undaunted,
e dai caccia Lennox, Lance, Loyal e Legion, al comando del capitano di vascello
Cecil H. Fox. In un primo momento, le torpediniere tedesche che probabilmente
erano in attesa di rinforzi, non cambiarono rotta (l’architettura navale del
tempo, non permetteva un facile riconoscimento delle navi in lontananza). Quando
le due formazioni, si avvicinarono a sufficienza, i tedeschi riconobbero le
navi, e iniziarono a virare. Il cambiamento di rotta delle torpediniere
tedesche fu eseguito poiché lo scontro non era a loro favorevole, essendo
armate con cannoni da 50mm e siluri da 450mm.
Le unità inglesi invece
disponevano di cannoni da 150mm e 100mm e siluri da 450. L’Undaunted, unità più vicina alle torpediniere
nemiche, apriva il fuoco con i pezzi da 152 mm. Sottoposte al tiro avversario
le torpediniere tedesche effettuarono manovre evasive. Tale azione ridusse la
loro velocità di navigazione, e permise alle unità inglesi di serrare le
distanze. Dato che per l’incrociatore inglese il pericolo maggiore era
costituito dai siluri, il comandante Fox ordinò ai caccia di impegnare
direttamente le torpediniere dividendosi in due sezioni: il Lance e Lennox si
diressero verso l’S115 e S119, mentre il Legion e il Loyal si diressero sul S117
e S118.
Il fuoco dei due caccia combinato con quello dell’incrociatore, centrò
prima la S118, spazzandone completamente il ponte, la nave affondò alle 15.17.
Nel frattempo, la seconda sezione danneggiò il timone della S115,
costringendola a navigare in cerchio, permettendo così al Lennox di
distruggerne la coperta. Nonostante tutto, i tedeschi continuarono a
combattere.
Le torpediniere S117 e l’S119 effettuarono il lancio dei siluri
contro l’incrociatore, quest’ultimo riuscì a evitarli. Intanto, sopraggiunsero
in soccorso i due caccia che avevano affondato la S118. Il Legion attaccò la
S117, quest’ultima torpediniera lanciò contro il caccia, gli ultimi siluri
rimastigli e continuò a difendersi con i cannoni; ma dopo il danneggiamento del
timone, affondò alle 15.30. Il Lance, si unì al Loyal, nell’ingaggio della
S119, la torpediniera tedesca lanciò i siluri contro il Lance, colpendolo a
centro nave, ma il siluro non esplose. Sotto il fuoco combinato dei due caccia la
torpediniera S119 affondò alle 15.35.
L’unica unità tedesca rimasta fu affondata
dall’incrociatore leggero Undaunted alle 16.30. Lo scontro ebbe il seguente
risultato, per i tedeschi l’affondamento di 4 torpediniere, con la perdita di
218 uomini, più 30 catturati in acqua dagli inglesi, mentre questi ultimi
lamentarono il danneggiamento di tre caccia e 5 feriti. La distruzione delle 4
torpediniere, cambiò di nuovo la tattica della Marina tedesca, che utilizzo il
naviglio leggero solo nel pattugliamento costiero, lasciando il compito di
contrastare il traffico marittimo ai sommergibili».
(1) Virginio Trucco è nato a Roma, ha frequentato l’Istituto Tecnico
Nautico “Marcantonio Colonna”, conseguendo il Diploma di Aspirante al comando
di navi della Marina Mercantile. Nel 1979, frequenta il corso AUC (Allievo
Ufficiale di Complemento) presso l’Accademia Navale di Livorno, prestando
servizio come Ufficiale dal 1979 al 1981. Dal 1981 è dipendente di Trenitalia
S.p.A.
Giuseppe Longo
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