martedì 28 gennaio 2014

Un’inedita iscrizione della Seconda Guerra Mondiale scoperta a Termini Imerese

bunker di Contrada Scialandro-Tonnarella Termini Imerese (PA) foto di Sergio Monachello
http://www.madonielive.com/index.php/news/load/19566

Le postazioni militari del secondo conflitto mondiale nel distretto di Termini Imerese e la 126ª Compagnia Genio

MadonieLive  7 novembre 2013

A Settant'anni dallo sbarco anglo americano in Sicilia (1943-2013) proseguono le commemorazioni e le segnalazioni di nuovi siti archeologici militari da salvaguardare; queste postazioni costituirono una prima difesa dell’Isola dagli assalti provenienti dal mare, nel corso del secondo conflitto mondiale.

Una Postazione Circolare Monoarma (PCM) con un’unica feritoia, è visibile in contrada Danigarci, a ridosso della strada provinciale che da Trabia collega Ventimiglia di Sicilia. La costruzione militare ricade in un podere privato, e dista dalla città trabiese all’incirca tre chilometri.

La struttura si trova in perfetto stato di conservazione, e rappresenta per il momento (in attesa di una ricerca più approfondita sui bunker ricadenti nelle aree territoriali di Termini Imerese e Trabia) l’unico esemplare esistente dotato di una sola feritoia per bocca da fuoco. Dall’esterno la struttura si presenta ben mimetizzata. 

Il mascheramento che ricopre interamente la camera di combattimento, fu realizzato “rivestendo” la postazione militare con sassi sgrossati. La struttura, realizzata in calcestruzzo e pietra, presenta la tipica configurazione di una PCM: corridoio d’accesso, muro tagliafuoco, riservetta, camera di combattimento, plinto e feritoia.

La postazione di Danigarci, pertanto, congiuntamente al Posto di Blocco Costiero (PBC) situato in prossimità del Castello Lanza di Trabia, e alle PCM delle Contrade “Marche” e “Molinelli” in territorio di Termini Imerese, fa parte della stessa Compagnia Genio.

In realtà, il fregio che contrassegna le quattro postazioni militari predette, è composto di due asce incrociate, sormontate da una granata fiammeggiante con inciso il numero della Compagnia di appartenenza, ossia, la centoventiseiesima

A tal proposito si veda l’articolo dello scrivente «Un’iscrizione militare da salvaguardare nel bunker di contrada Marche a Termini Imerese», sulla testata giornalistica on line “Il Giornale del Mediterraneo”. Le quattro postazioni militari menzionate s’inseriscono nella lista delle fortificazioni militari della Seconda Guerra Mondiale ricadenti nel distretto di Termini Imerese, e censite dallo scrivente.

Ph. Bunker contrada Danigarci, foto di Santo Galbo dell'Associazione Sicilia e Dintorni (Caccamo)

Giuseppe Longo

https://madonielive.com/

1943: gli Alleati a Campofelice di Roccella

Palermo 22 luglio 1943, il Generale Giuseppe Molinero porta al Major General Geoffrey Keyes la capitolazione di Palermo
Palermo 22 luglio 1943, il Generale Giuseppe Molinero e il Major General Geoffrey Keyes arrivano nel piazzale interno di Palazzo dei Normanni sede del Comando Militare italiano

http://www.cefalunews.net/0_2014/news.asp?id=37640
Palermo 22 luglio 1943, il Generale Giuseppe Molinero e il Major General Geoffrey Keyes arrivano nel piazzale interno di Palazzo dei Normanni sede del Comando Militare italiano

http://www.cefalunews.net/0_2014/news.asp?id=37640

 
Palermo 22 luglio 1943, il Generale Giuseppe Molinero e il Major General Geoffrey Keyes arrivano a Palazzo dei Normanni sede del Comando Militare italiano
ITALY. Palermo. July, 1943. General Giuseppe MOLINERO (right), the Italian commanding officer of the city of Palermo con il generale Keyes
 Monreale, on the outskirts of Palermo. July 1943. Civilians greet the arrival American troops.
7 ITALY. A group of German prisoners of war captured by American troops. July 1943
Un Tank Americano che avanza nelle campagne siciliane. Luglio 1943
Un nostro pezzo anticarro che contrasta l’avanzata delle forze angloamericane
Messina, 17 agosto 1943. Il gen. Patton a colloquio con il col. Bernard
il Gen. Bernard Law Montgomery e il Gen. George Smith Patton
ITALY. Sicily. WWII. The German retreat pointed out by a sicilian to Theodore ROOSEVELT (Brigadier general figlio del Presidente americano). 1943
ITALY. Sicily. WWII. The German retreat pointed out by a sicilian to Theodore ROOSEVELT (Brigadier general figlio del Presidente americano). 1943

http://www.cefalunews.net/0_2014/news.asp?id=37640


 
 
 
 
 
 
http://www.cefalunews.net/0_2014/news.asp?id=37640


 
 
 
 
Si ringrazia per le indicazioni documentarie e iconografiche il Colonnello Mario Piraino, Storico Militare
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




















 

sabato 25 gennaio 2014

L’occupazione americana del 1943


porto di Termini Imerese (13 settembre 1943), caricamento delle forniture per rafforzare la 5ª Armata a Salerno

manovre nel porto di Termini Imerese effettuate il giorno 13 settembre 1943 a sostegno degli sbarchi a Salerno

manovre nel porto di Termini Imerese, effettuate il giorno 13 settembre 1943, a sostegno degli sbarchi a Salerno. Le truppe americane si preparano per rafforzare la 5ª Armata sulla terraferma italiana
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=15983



Si ringrazia per le indicazioni documentarie e iconografiche il Colonnello Mario Piraino (Direttore della Biblioteca di Presidio del Comando Regione Militare Sud)
 
 
 
 
 
 

sabato 18 gennaio 2014

Un’iscrizione militare da salvaguardare nel bunker di contrada Marche a Termini Imerese


Giornale del Mediterraneo, 15 giugno 2013

La presenza a Termini Imerese e Trabia dei militari della 126a Compagnia Genio, 2° Battaglione Genio Zappatori” è dimostrata allo stato attuale delle ricerche, attraverso l’edificazione di tre “Postazioni Circolari Monoarma” (PCM). Poco si conosce del suddetto reparto, l’unica notizia sicura è che la 126a Compagnia Genio in data otto settembre 1943 era schierata in Sardegna. Ci piace qui ricordare che l’Arma del Genio vanta gloriose pagine di storia nelle vicende del nostro Esercito. 

Il primo Reggimento si costituì nel 1848 e, soprattutto durante la Prima Guerra Mondiale, nelle sue file sono state istituite un gran numero di specializzazioni. Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale, all’interno del Corpo si ebbe un progressivo ampliamento delle specialità. L’Arma del Genio il cui compito fu, e continua a essere, quello di realizzare infrastrutture e opere architettoniche in ausilio alle operazioni di combattimento. 

In realtà, il Genio sostiene le altre Unità militari, favorendo la mobilità attraverso una versatilità di azioni: costruire ponti, strade, ricoveri, compiere demolizioni, maneggiare gli esplosivi, eseguire sminamenti, realizzare varchi nelle recinzioni nemiche e sabotare gli impianti o le apparecchiature avversarie. Il Genio, quindi, a buon diritto è stato definito “essenziale in guerra” e “protagonista in pace”. 

L’Arma del Genio comprende attualmente le seguenti specialità: Genio Pionieri e fuori Corpo, Genio Pontieri, Genio Ferrovieri, Genio Guastatori e Guastatori paracadutisti (quest’ultimo nato nel corso della Seconda Guerra Mondiale). 

Oggigiorno, ogni Brigata dell’Esercito Italiano ha nella propria struttura organica un Reggimento Genio Guastatori. Tornando alle precitate postazioni militari, queste furono realizzate in calcestruzzo e pietra probabilmente verso la fine del 1942, in un contesto storico che vide le forze dell’Asse strenuamente impegnate nelle operazioni militari nella parte settentrionale di terra d’Africa. 

La condotta italiana nella “Campagna d’Africa” tuttavia si può riassume nella celebre iscrizione posta in un cippo, a centoundici chilometri da Alessandria d'Egitto e realizzata dai Bersaglieri del 7° Reggimento, il giorno 1 luglio 1942: “MANCO’ LA FORTUNA NON IL VALORE”. 

Le “Postazioni Circolari Monoarma”, situate nei territori dei Comuni di Termini Imerese e Trabia, hanno come segno distintivo (tranne quello in metallo, divelto per mano vandalica nel bunker di Contrada Marche a Termini Imerese) del noto fregio raffigurante le due asce incrociate, sormontate da una granata fiammeggiante con inciso il numero della Compagnia “126”. 

I distintivi con le “asce” e la granata, tipici dell’Arma del Genio, erano realizzate a rilievo in diverse varianti: in metallo, pietra o semplicemente dipinti con vernice sulla muratura. Solitamente questo distintivo era inserito all’entrata del bunker, prima dell’accesso alla camera di combattimento, a indicare gli esecutori materiali dell’opera architettonica. 

Le tre postazioni militari (di cui, due poste a Termini Imerese nelle Contrade “Marche” e “Molinelli”, e la terza in territorio trabiese, esattamente in Contrada Danigarci, quest’ultimo magnificamente mascherato), hanno in comune oltre al fregio anche lo stesso distintivo numerale. 

Il bunker termitano di Contrada Marche, inoltre, ha riservato una scoperta importante, un’iscrizione, purtroppo frammentaria. Invero la scritta si trovava sopra l’ingresso della PCM e fu asportata rovinosamente durante il maldestro tentativo da parte d’ignoti di introdurvisi, giacché l’accesso della postazione era del tutto interrato. Le parti superstiti dell’iscrizione mutila, furono raccolti e accuratamente custoditi, in attesa di un’adeguata sistemazione. 

I pezzi ritrovati e riordinati danno al momento la seguente lettura: 26.CLZM. 12.C. In realtà ci sarebbero diverse interpretazioni di codifica riguardo l’iscrizione rinvenuta. 

Alcuni valenti studiosi di storia militare ritengono che l’iscrizione, incluso l’acronimo CLZM, sia da interpretare nelle forme seguenti: 

<1>26°. CLZM (COMANDO LOGISTICO ZONA MILITARE) 12° C[ORPO] <…>, oppure <1>26° CLM (= 150) ZONA MILITARE 12° C[ORPO] <…> o invece <1>26° COMPAGNIA LAVORATORI ZAPPATORI MILITARIZZATI 12 C[ORPO] <…>, altrimenti <1>26° COMPAGNIA LAVORATORI ZAPPATORI ZONA MILITARE 12 C[ORPO] <…> 

In ogni modo, due le interpretazioni più attendibili, sinora formulate dallo studioso Gianpiero Vaccaro; il quale propone le seguenti interpretazioni alternative: «126° COMPAGNIA LAVORATORI ZAPPATORI MINATORI 12° RAGGRUPPAMENTO GENIO 12° CORPO [D’ARMATA PALERMO]»; ovvero «126° COMPAGNIA LAVORATORI ZONA MILITARE 12° RAGGRUPPAMENTO GENIO 12° CORPO [D’ARMATA PALERMO]» (quest’ultima è quella che si attaglia maggiormente al contesto siciliano).

L’area dove ricade il bunker di contrada Marche, nell’agro di Termini Imerese, merita, oltre alla valorizzazione del sito, comprensiva di un’accurata pulizia dagli arbusti e dai detriti di ogni sorta. Auspichiamo che la sistemazione dell’area possa riportare alla luce gli altri frammenti mancanti, disseminati dai saccheggiatori durante l’ignobile atto vandalico devastatore. 

Pertanto facciamo un accorato appello affinché l’Amministrazione Comunale, proprio in prossimità del 70° anniversario dello sbarco anglo-americano in Sicilia (1943-2013), possa farsi carico di questa improcrastinabile pulitura straordinaria del sito archeologico militare. 

Si ringrazia per le indicazioni documentarie il colonnello Mario Piraino (Direttore della Biblioteca di Presidio del Comando Regione Militare Sud); e per gli utili suggerimenti, lo studioso Gianpiero Vaccaro e il dott. Daniele Grioni “A.S.S.Fort. Sardegna” (Associazione Studi Storici Fortificazioni Sardegna).

Giuseppe Longo

Ph. Bunker di contrada Danigarci, Trabia (PA)


Iscrizione posta in origine nel bunker di contrada Marche, Termini Imerese (PA)

Bunker di contrada Marche, Termini Imerese (PA)

Bunker di contrada Molinelli, Termini Imerese (PA)



Fregio del bunker di Contrada Molinelli, Termini Imerese (PA)



Posto di Blocco Costiero (PBC) nei pressi del Castello Lanza a Trabia (PA)

La difesa delle coste siciliane durante la Seconda Guerra Mondiale

Bernard Law Montgomery (1887-1976) - Comandante delle truppe inglesi la “VIII armata” britannica, nello sbarco in Sicilia dell’agosto 1943, da Wikipedia
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=14185

 
Alfredo Guzzoni (1877-1965)  - Comandante della VI armata in Sicilia nel giugno 1943, da Wikipedia
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=14185

 
L'affondamento della nave americana Liberty Robert Rowan, colpita da un bombardiere tedesco durante lo sbarco a Gela l'11 luglio, da Wikipedia
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=14185
 
Copertina della Domenica del Corriere Anno 45 n. 12 del 21 marzo 1943 XXI, collezione privata
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=14185
 
George Smith Patton (1885-1945)  - Comandante della 7^ Armata statunitense nello sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943 -  Operazione Husky da Wikipedia
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=14185











 

Il treno armato tra i due conflitti mondiali

da "Treni Armati della Marina”; Eugenio Falchi “Una nave sui binari” Le vie d’Italia volume 49, 1943, pag. 564
http://www.ilcaleidoscopio.info/page.aspx?page=iltrenoarmatotraidueconflittimondiali#.UtpuzDVd77g

giovedì 16 gennaio 2014

La storia di una Postazione militare e delle scomparse gallerie ferroviare di Trabia (PA)


Cartolina prima metà del XX sec. (Trabia, Tunnel vicino la stazione) dal sito web “1860-1920 Immagini da salvare” http://fotoditalia.blogspot.it/2010/11/trabia.html

Carta Istituto Geografico Militare (anno 1912)

Postazione militare sita in contrada Coda di Volpe Trabia (PA)
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=15035


Si ringrazia per la segnalazione del sito militare di Contrada Coda di Volpe, il sig. Antonio Butera e per la testimonianza storica sui tunnel ferroviari di Trabia, il sig. Vincenzo Cancilla
 

Postazione militare sita in contrada Coda di Volpe Trabia (PA)
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=15035


Si ringrazia per la segnalazione del sito militare di Contrada Coda di Volpe, il sig. Antonio Butera e per la testimonianza storica sui tunnel ferroviari di Trabia, il sig. Vincenzo Cancilla



















 
 



 
 
 

Termini Imerese ed i Nuclei Antiparacadutisti alla vigilia dello sbarco Alleato del 1943

Foto  per gentile concessione del sig. Emanuele Caruana
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=15025


I Nuclei Anti Paracadutisti (NAP) furono unità speciali dipendenti dai “Comandi di Settore Costiero” e furono dislocati su tutto il territorio italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Tali unità, furono impiegate per intercettare e impedire ogni azione di sabotaggio da parte del nemico, come “aviosbarchi” o “aviolanci”. Le sortite avversarie erano eseguite da reparti d’elite con l’obiettivo di compiere raid, incursioni o carpire, tramite personale infiltrato, particolari informazioni o piani strategici segreti. I NAP, per la stragrande maggioranza, erano composti da riservisti (veterani della Grande Guerra) scelti tra i soldati locali e che intensificavano le azioni di perlustrazione del territorio dopo ogni allerta. Al controllo delle zone, oltre ai NAP, si affiancavano durante i rastrellamenti, anche i militari appartenenti ai Reali Carabinieri, o alla Regia Guardia di Finanza, oppure agli uomini facenti parte del Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza.  A tal proposito, la città di Termini Imerese (PA) ebbe modo di ospitare i Nuclei Anti Paracadutisti all’interno della cosiddetta “Caserma Flora”, così denominata per la contigua area a verde (antenata dell’attuale Villa Comunale Nicolò Palmeri). Il presidio militare (in seguito intitolato al generale Giuseppe La Masa) sin dal XVI sec. e fino al primo quarantennio del XIX secolo scorso fu ininterrottamente sede di una guarnigione. Nel dopoguerra, la struttura fu destinata a plesso scolastico e nella metà degli anni Ottanta del XX secolo, la struttura del complesso fu in parte riadattata alle nuove funzioni. L’edificio, ubicato in via Garibaldi, ospita, infatti, attualmente gli Uffici Amministrativi del Comune. La presenza dei NAP nella città imerese è comprovata attraverso una “Cartolina Postale per le Forze Armate” (la cui stampa era curata dal Regio Esercito Italiano), spedita con destinazione Termini Imerese, datata 1943. La sopraindicata cartolina postale fu indirizzata al Sottotenente Lorenzo Ganci, del 344° Nucleo Anti Paracadutisti. Il Ganci, Ufficiale effettivo dell’Esercito era alloggiato presso l’Albergo delle Terme, almeno fino alla notte del 22 luglio 1943, quando per l’appunto il capoluogo siciliano fu liberato dalle forze Alleate. Il Sottotenente Ganci usufruiva della suite all’Hotel des Bains poiché la Caserma Flora era sprovvista degli alloggiamenti per gli Ufficiali di ruolo. La cartolina postale, fu spedita dal Sottotenente Piero Giuffrida, appartenente alla 3^ Compagnia del 370° Reparto Battaglione Costiero. Riportiamo qui seguito, per comodità dei lettori, la trascrizione della suddetta missiva, datata 28 gennaio 1943:

(Destinatario) “Al S[otto]ten[ente] / Lorenzo Gangi / Albergo delle Terme / Termini Imerese.
Grado, Cognome e nome del Mittente: S[otto]ten[ente] Piero Giuffrida / Reparto: 370 B[at]t[a]g[lione] Costiero / 3a Comp[agnia] P.M.: 9500.
 28-1-943 / Caro Lorenzo, / con la presente ti / rendo noto che mi trovo / di nuovo fuori la C[om]p[agnia] / Perché sono stato incaricato / a sostituire il Comandante / dell’altro nucleo (344°) per / altri 15 gg. [omissis] / La posta tua è stata smistata. / Cari saluti / e abbracci.  / Piero.

Il 370° Battaglione Costiero, al quale apparteneva il Sottotenente Giuffrida, verosimilmente era inserito insieme al 371° 442° e al 503° nel 119° Reggimento Fanteria Costiero. Il 119° R.F.C. fu costituito il 20/3/1942 e mobilitato in data da destinarsi, secondo quanto riportato nella circ. 28030 del 7.3.1942 dello S.M.R.E. Uff. Ordinamento 3a Sezione. Certamente, l’insufficienza di notizie riguardo ai quadri relativi alle divisioni e ai reggimenti italiani e, nello specifico, in Sicilia, successivamente alla “Campagna del Nordafrica” (1940-1943) e alla vigilia dello sbarco anglo-americano sulle coste della Sicilia (9-10 luglio 1943), non soddisfa la nostra ricerca storica e la “sete” di notizie dei lettori. In realtà, a causa della distruzione del carteggio militare (una prassi prevista dalla dottrina militare in caso di assedio), scomparvero quasi del tutto gli archivi e con essi anche le memorie storiche relative a questi eventi bellici. Al termine della guerra in Africa settentrionale (13 maggio 1943), si ebbe nella nostra Isola, un riordinamento radicale dei quadri militari. Sarà questa compagine che affronterà, con non pochi problemi e nel segno dell’eroismo, le forze Alleate durante lo sbarco avvenuto nei litorali siciliani tra la notte del nove e dieci luglio 1943.

Si ringrazia per le indicazioni documentarie il colonnello Mario Piraino (Direttore della Biblioteca di Presidio del Comando Regione Militare Sud); e per gli utili suggerimenti, il dott. Vito Zita (responsabile del sito on-line “Regio Esercito”) e il dott. Daniele Grioni “A.S.S.Fort. Sardegna” (Associazione Studi Storici Fortificazioni Sardegna)

Foto 1, 2, 3, per gentile concessione del sig. Emanuele Caruana




Foto  per gentile concessione del sig. Emanuele Caruana
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=15025



Foto  per gentile concessione del sig. Emanuele Caruana
http://www.gdmed.it/paginaNotizia.php?idNotiziaDaAprire=15025